Isola Pantelleria - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Il Parco Naturale della Montagna Grande :
  è il cuore verde dell'isola, qui sono presenti quasi 600 entità botaniche delle quali alcune endemiche come il Limonium Cosyrese , l' Helichrysum Errerae e la Mattiola Incana. Inoltre questo parco naturale è l'unico in Europa dove nidificano due graziosi e coloratissimi uccelli: la Cinciarella Algerina e il Beccamoschino. Notevole il panorama sul Canale di Sicilia e al tramonto spettacolare la vista della costa africana. Gli antichi Sentieri che. come una ragnatela, attraversano letteralmente tutta l'isola per decine di chilometri. Le Contrade Contadine: agglomerati di dammusi con annesso giardino d'agrumi protetto da particolari costruzioni circolari in pietra chiamati Jardini, le undici contrade disseminate su tutto il territorio, conservano ancora il nome originale arabo come Khamma, Rekhale, Gadir, Bukkuram, Bugeber.
  Il Lago Specchio di Venere: bacino di origine vulcanica dai colori incredibili ed alimentato in parte da sorgenti termali che sgorgano dalle rive sabbiose, possibilità d' effettuare attività sportive, in primavera e in autunno il lago diventa osservatorio naturale della passa di numerose varietà d'uccelli. La Macchia Mediterranea del Khagiar: un antica colata lavica lunga 3 km, ricoperta da una rigogliosa vegetazione di mirto, corbezzolo, lentisco ed erica, che cresce fitta e bassa, forgiata dal vento; sono presenti numerose colonie di conigli selvatici e diversi esemplari della rara tartaruga greca. Dietro l'Isola: nella parte sud dell' isola una pineta (pini d'Aleppo, pini marittimi e querce) che sfida la roccia a strapiombo fino al mare; un esplosione di profumi aromatici. E' la continuazione del bosco della Montagna Grande. Il Salto della Vecchia: un panorama indimenticabile. Uno strapiombo alto 300mt.sulla cui parete nidificano numerose varietà d'uccelli marini. La Piana di Ghirlanda: considerata il giardino dell'isola, è una pianura fertilissima riparata dai venti e circondata da vulcani, in un boschetto di lecci una necropoli bizantina scavata nella roccia. L'architettura rurale dei muretti a secco che disegnano, a gradoni, i declivi dei vulcani. Le cantine dove si producono il Passito e il Moscato, vini tipici dell'isola. Il Capperificio dove si confezionano i saporitissimi capperi. Le soste balneari lungo la costa: Karuscia, Campobello, Kattibuali, la riparata cala Cinque Denti, il Laghetto delle Ondine,le sorgenti termali della Cala Gadir e poi, cala Tramontana, il Faraglione e cala Levante. Un cenno a parte per l'incredibile Arco dell' Elefante, che è il monumento naturale dell'isola. Si continua con cala Rotonda, la Balata dei Turchi, dove è ubicata l'antichissima cava di ossidiana, Nicà, dove le sorgenti termali arrivano quasi a 100 gradi e ancora, Scauri, l'antico approdo romano e la grotta termale di Sateria. Suvaki, Punta Fram, dove le colate laviche hanno plasmato fantastiche sculture naturali, Mursia e cala del Bue Marino. Da non perdere assolutamente il giro dell'isola in barca con visita alle numerose grotte marine, qualche volta maestose come cattedrali, dove all'interno l'acqua riflette colori che vanno dal blu intenso al verde smeraldo.
La Flora dell'isoala di Pantelleria
  La vegetazione prevalente sull'isola di Pantelleria è costituita da:
IL BOSCO SEMPREVERDE
  si estende per circa 1.500 ettari, lo si trova alle pendici della Montagna Grande, sul cocuzzolo del Monte Gibelè, nella parte esposta a Sud-Est della Cuddia Attalora, Dietro l'Isola e a Ghirlanda. E' composto in gran parte da Pino Marittimo, chiamato i dialetto "Zappinu" occupa una superficie di 850 ettari. Presente in gran quantità è anche il Pino d'Aleppo, chiamato in dialetto pantesco "Deda"
LA MACCHIA
  essa è presente un po' dovunque. Tra gli arbusti più diffusi della macchia pantesca è da ricordare l'erica detta in pantesco "Scappucino" essa è presente un po' dovunque. Tra gli arbusti più diffusi della macchia pantesca è da ricordare l'erica detta in pantesco "Scappucino"
LA GARIGA
  è una degradazione della macchia, dove sono numerose le specie più resistenti all'aridità. Abbonda qui il Rosmarino. Le garighe più significative si trovano a Sateria e sulla costa a strapiombo di Dietro l'Isola
LA STEPPA MEDITERRANEA
  è costituita da vegetazione erbacea con prevalenza di graminacee. A prevalere sono le Terofite e le zone dove la steppa domina sono Margana, Punta Tre Pietre, Arenella. La flora di Pantelleria, che consta di circa 570 entità, risulta costituita principalmente da terofite, che rappresentano circa il 60% , a queste seguono le emicriptofite , le geofite , le nanofanerofite , le camefite e per ultimo le macrofanerofite. Molte delle entità presenti hanno un rilevante interesse taxonomico e fitogeografico. La fauna di Pantelleria è peculiare in quanto la posizione geografica dell'isola ha permesso un certo isolamento delle specie presenti, permettendo lo sviluppo di endemismi e la conservazione di altre specie che in altri luoghi sono in via di estinzione.
Fauna Terrestre
i mammiferi
  l'Asino pantesco ( U Scecco ) famoso già dal I secolo a.C., era diffusissimo sull'isola fino a qualche decennio fa. Caratteristiche principali sono l'altezza che al garrese può arrivare fino a 140 cm e la particolare andatura ad ambio. Robusto e slanciato nel secolo passato ha avuto la sua massima diffusione collegata allo sviluppo della viticoltura. Riusciva a trasportare carichi pesantissimi lungo i sentieri dell'isola ed era dai contadini considerato talmente prezioso tanto da riservargli come dimora una costruzione tipica chiamato Sarduni. Altro animale che ha caratterizzata la civiltà contadina è la capra pantesca, ormai quasi estinta. Probabilmente è stato il primo animale domestico introdotto nell'isola a seguito dell'uomo preistorico. Nel tempo adattandosi ha evoluto caratteristiche di eccezionale robustezza. Il pipistrello plecotus chiamato "Tallarita i notte" (rondine notturna) è presente soprattutto nelle grotte naturali di Gelfiser. Diffusissimo il Coniglio Selvatico (Oryctolagus cuniculus), che è facile incontrare quando si percorrono la strade di campagna dal tramonto in poi. Da valutare le rare segnalazioni di esemplari di Gatto Selvatico (Felis silvestri).
I rettili
  Più interessante è lo studio delle specie di rettili che abitano l'isola. Due le rarità che si incontrano. Il Colubro ferro di cavallo (Coluber ippocrepis) diffuso esclusivamente a Pantelleria e in Sardegna è considerato il più bel serpente d'Europa per la sua colorata livrea. L'altra rarità è rappresentata dalla Testuggine greca (Testudo graeca) chiamata localmente Tartuca; la colonia che vive a Pantelleria è una delle poche oggi rimaste allo stato selvatico (in Sicilia completamente scomparsa). Le Lucertole (localmente chiamata "sarmuscele") di specie siciliana, scorrazzano per i muretti dell'isola insieme ai Gechi, "Cucciate tignuse", e si mimetizzano perfettamente. Altri rettili presenti sull'isola sono il Biacco i cui esemplari melanici sembrano fatti d'ossidiana e il Gongilo (chiamato Sangumia) che stabilisce la sua dimora sotto terra e sotto i sassi.
Gli invertebrati
  Tra gli invertebrati, settore fra l'altro vastissimo da trattare, essendo presenti a Pantelleria sia specie Europee che specie Africane, vale la pena di segnalare delle sottospecie endemiche: un'ape mellifera di origine probabilmente africana, che si distingue dalle comuni api domestiche per il colore bruno e per la sua particolare aggressività e il Grillo Talpa, che vive in una zona ristrettissima dell'isola: il lago Specchio di Venere.
Gli uccelli
  La visita a questo splendido bacino è consigliata a tutti gli amanti del bird watching, essendo frequentato da varie specie di uccelli: dalle piccole capinere (fatascià) e altri passeriformi agli eleganti trampolieri come Aironi cinerini, fenicotteri rosa e Grù. Sarebbe veramente riduttivo chiudere il settore riguardante la fauna alata di Pantelleria in così poche parole, poiché immaginando l'isola come un pilone di un ponte fra l'Africa e l'Europa, su di essa veleggiano moltissime specie di uccelli che attraversano il Mediterraneo nei due sensi, specie anche rare, come l'enigmatico Falco della Regina (Falco Eleonorae), la cui nera silouette frequenta i cieli dell'isola. Altre specie della famiglia dei Falconiformi sono presenti: il Nibbio Bruno, il Falco Pellegrino, le Poiane, le Albanelle. Uno spettacolo da ammirare è in primavera quando grossistormi di questi arrivano dall'Africa, veleggiando sul mare, trasportati dalle correnti ascensionali. Non è difficile vedere nei cieli dell'isola la sagoma bianca di un Capovaccaio (della famiglia degli avvoltoi) o aquile minori come l' Aquila del Bonelli e il Biancone. Comunque Il Falco più caratteristico dell'Isola è "u Sicarro" (specie stanziale) nome dialettale del Gheppio, che ha colonizzato tutte le rupi dell'isola. Altre uccelli rari che frequentano l'isola sono il Gruccione (Merops apiaster) chiamato localmente "Scilakilà", la Ghiandaia Marina, l'Upupa, detto Catabubbo, il Rigogolo detto Ghiannuni, tutti uccelli apprezzati per il colore del loro piumaggio. Vanno annoverati fra gli abituali frequentatori dell'isola, tordi, merli,beccacce, quaglie anche se bisogna dare una giusta menzione ai trampolieri: moltissimi gli Aironi cenerini e rossi, le Nitticore, le Garzette ciuffetto, i Cavalieri d'Italia, le Avocetti e le Gru. Un cenno parte per la Montagna Grande che è l'unica stazione europea dove nidificano la coloratissima Cinciarella algerina e il raro Beccamoschino.
La fauna sottomarina
  Cominciamo un'immaginaria immersione nei fondali dell'isola. Quello che si presenterà davanti ai nostri occhi sarà un'esplosione di colori: tantissime donzelle pavonine ci circonderanno. Provate a rompere un riccio e tenetelo in mano: le donzelle diverranno centinaia e verranno a mangiare nelle nostre mani. Continuando a scendere, in pochi metri d'acqua, incontreremo miriadi di occhiate e castagnole, che formano dei branchi così fitti da non far vedere oltre. Guardando sul fondo vedremo scorrazzare famigliole di pesci pappagallo, scari, alcuni coloratissimi saraghi fasciati in branchi, accompagnati da saraghi pizzuti anche di buone dimensioni. Si noteranno enormi branchi di salpe che si muoveranno come diretti da un direttore d'orchestra e ancora aguglie e cefali nuoteranno sopra di noi. Guardando negli anfratti vedremo piccole cernie e corvine e nidi di alghe costruite dai tordi pavone. Li vedremo intenti a costruirsi il nido con i ciuffetti di alga nella bocca. Scendendo ancora più in fondo incontreremo grossi scorfani rossi, immobili, sicuri del loro mimetismo. In alcuni posti potremo incontrare gruppi di trigoni che sorvolano il fondo. I saraghi e le cernie aumenteranno di dimensioni, e anche i dotti faranno la loro comparsa accompagnadoci nella nostra immersione. Nel regno dei pelagici : ricciole, leccie e tonni di tutte le dimensioni ci appariranno all'improvviso dal blù. I dentici caccieranno attaccati al fondo, invece i barracuda del mediterraneo scorrazeranno appena sotto la superficie del mare a caccia di piccole boghe. Immergendoci sulle secche o in prossimità delle punte che si protendono verso il largo incontreremo i grossi cernioni che salgono dal fondo a caccia di prede, branchi di grossi dentici e paraghi, possibile l'incontro con il pesce luna che si fa trasportare dalle correnti o la maestosa nobula (manta), che nonostante sia innocua le dimensioni notevoli e la sua sagoma inquietante possono darci un tuffo al cuore. Sul fondo oltre i 30 metri le gorgonie rosse fanno da padrone ondeggiando al flusso delle correnti, gli anfratti sono pieni di gamberetti. Gli incontri che possiamo fare nel mare di Pantelleria non sono solo questi, non possiamo non menzionare le murene , anche di grossa taglia (7/8 kg) che popolano quasi ogni anfratto del fondale, anche la rara murena nera è ospite dei nostri fondali, i simpatici polpi con gli sciarrani, che li puntano come i cani da caccia con la selvaggina. Le aragoste che nei mesi invernali vengono sotto costa a deporre le uova, gli astici e le cicale di mare sono visitatori consueti delle tane più buie, dividendole a volte con cernie e corvine. Bello da vedere lo spettalo dato dalle menole ( le minnole ) che nei mesi di giugno e luglio vengono sotto costa per riprodursi, popolando le praterie di posidonia oceanica sono così tante da coprire completamente queste piante. La loro presenza sotto costa attira delfini come le stenelle e i tursiopi i cui branchi sono visibili da terra. Altri mammiferi marini frequentano le acque attorno a Pantelleria come i globicefali, lo zifio, i capodogli, la foca monaca quasi scomparsa dal Mediterraneo ricomparsa Pantelleria. D'altronde su quest'isola esisteva già una sua colonia tanto da aver dato il suo nome ad un tratto di costa e d'avere un suo posto nei detti locali. E' dell'estate 1998 l'ultimo suo avvistamento a circa 100 metri della costa di Mursia. Pantelleria possiede un piccolo paradiso faunistico fortunata - mente ancora ben conservato e che merita di essere protetto in considerazione della sua peculiarità e le specie rare che lo caratterizzano.